La comunicazione efficace con i bambini

La comunicazione efficace con i bambini è fondamentale per instaurare relazioni positive, favorire lo sviluppo emotivo e cognitivo e gestire comportamenti difficili in modo costruttivo.

Questo tipo di comunicazione si basa su un “Ascolto Attivo”: un tipo di ascolto empatico, concentrato e non giudicante.

Mentre si parla con un bambino è molto importante cerca di mantenere il contatto visivo. Chinarsi all’altezza del bambino e guardarlo negli occhi aiuta a stabilire una connessione emotiva e a far sentire il bambino ascoltato e importante.

Inoltre I bambini comprendono meglio attraverso esempi concreti. Utilizza situazioni o oggetti reali per spiegare concetti astratti o per illustrare le tue istruzioni.

COME POSSIAMO METTERE IN PRATICA L’ASCOLTO ATTIVO?

“La ragione per cui abbiamo due orecchie ed una sola bocca è che dobbiamo ascoltare di più e parlare di meno.”

Zenone, filosofo greco

L'ascolto attivo è di fondamentale importanza nelle relazioni, poiché promuove la comprensione reciproca e costruisce un terreno fertile per una comunicazione efficace.

L’ascolto attivo implica non solo sentire ciò che l'altra persona sta dicendo, ma anche dimostrare interesse e comprensione attraverso segnali verbali e non verbali. L’Ascolto attivo comprende in sé l’utilizzo dell’empatia nei confronti dell’altra persona, sia in quello che dice che nelle emozioni che prova.

L'ascolto attivo permette la crescita e il buon sviluppo dell’autostima, favorendo anche una maggiore autonomia.

 Ascoltare attivamente non è sicuramente facile. In una vita piena di impegni, frenetica e con lo sguardo sempre rivolto all’orologio, ci si ritrova molto spesso ad annuire meccanicamente a quello che dicono i nostri figli, senza ascoltare veramente quello che ci stanno comunicando. 

Mio figlio non mi ascolta”, è una frase che si sente molto spesso pronunciare dai genitori. Bisogna però ricordarsi che l’esempio e l’imitazione dei comportamenti adulti è la base di apprendimento per i bambini. 

Se le mamme ed i papà nel comunicare con i figli utilizzano un ascolto attivo ed empatico, sarà molto più facile che anche il bambino comunichi nella stessa maniera.

Quando parliamo con i nostri bambini, per comprendere meglio i loro bisogni, i loro stati emotivi, è importante prestare Ascolto. In che modo si può fare?

 

  1. FOCALIZZATI SU TUO FIGLIO: Dedicagli la tua completa attenzione. Elimina distrazioni e cerca di concentrarti sul messaggio che ti sta cercando di comunicare.

  2. ESPRIMI INTERESSE “NON VERBALE”: Utilizza segnali non verbali come contatto visivo, inclinazione del corpo e espressioni facciali per dimostrare interesse e coinvolgimento emotivo. Se stai parlando con dei bambini piccoli inginocchiati in modo da poter essere alla loro altezza. In questo modo al bambino sarà più facile capire che lo stai veramente ascoltando e sarà più incline a raccontarsi.

  3. EVITA LE INTERRUZIONI: Resisti alla tentazione di interrompere. Lascia che il tuo bambino completi il suo pensiero prima di rispondere. Ciò mostra rispetto per il suo punto di vista e contribuisce a una comunicazione più efficace.

  4. EVITA GIUDIZI: cerca di comprendere il punto di vista dell'altra persona prima di rispondere. Questo favorisce un clima di fiducia e apertura.

  5. FAI DOMANDE APERTE: Usa domande che incoraggiano il bambino a esprimersi in modo più dettagliato. Questo non solo dimostra interesse, ma fornisce anche informazioni più approfondite che possono aiutarti a trovare una soluzione più conforme alle sue esigenze.

  6. UTILIZZA FRASI D’ACCOGLIMENTO: utilizza frasi che aiutino il bambino a sentirsi compreso e accolto in tutti i suoi tipi di racconti ed emozioni. Per esempio: “capisco come tu ti debba sentire”, “ci sta che tu sia arrabbiato, sono qui vicino a te e ti ascolto”, “è molto interessante quello che mi stai raccontando, avrei voluto esserci anche io”, “mi sembra di capire che questa esperienza è stata davvero bella per te e ti senti orgoglioso e felice, che bello!!”

 
Lo psicologo statunitense Thomas Gordon ha definito un approccio all’ascolto attivo suddiviso in 4 parti:
  • Ascolto passivo (silenzio): durante questa fase colui che ascolta non deve interrompere l’interlocutore, questo permette a chi parla di sapere che chi ascolta ha un determinato interessesull’argomento e si denota una sua predisposizione all’ascolto.

  • Messaggi di Accoglimento: sono tutti quei messaggi verbali e non verbali che colui che ascolta dovrebbe mandare all’interlocutore in modo da fargli percepire la propria attenzione ed intresse a ciò che sta ascoltando. Questo attraverso delle frasi di incitazione, attraverso dei movimenti corporei come cenni col capo, sorrisi e sguardi che possano mettere il soggetto parlante a proprio agio.

  • Inviti all’approfondimento (incoraggiamenti): sono messaggi prevalentemente verbali che incoraggiano chi parla ad approfondire l’argomento. In questa situazione è molto importante che l’ascoltatore si astenga da giudizi o commenti.

  • Ascolto attivo/riflessivo: in questo momento chi ascolta ripropone il contenuto del messaggio condiviso utilizzando altre parole e interpretando ciò che ha compreso. È qui che entrano in gioco non solo le parole verbali ma le emozioni e i sentimenti.